Lo Champagne

Posizione geografica

Lo Champagne viene prodotto in un territorio di circa 34.000 ettari a circa 150 Km a nord-est di Parigi, in un’area molto ampia e frammentata, delimitata da una legge del 1927 (disciplinare), composta da 4 grandi regioni:

-La Montagne de Reims (prevalentemente Pinot Noir)

-La Vallée de la Marne (esclusivamente Pinot Meunier)

-La Cote des Blancs (quasi esclusivamente Chardonnay)

-La Cote des Bar (esclusivamente Pinot Noir)

Caratteristiche del terreno e del clima

I vigneti dello Champagne sono posizionati tra i 90 e i 300 metri di altitudine su un terreno con caratteristiche uniche. Il territorio infatti è caratterizzato da un terreno collinare-montuoso con valli e ripide pendenze (fino al 60%) che consente un buon soleggiamento delle viti e favorisce il drenaggio dell’acqua in eccesso.
In particolare il sottosuolo è stratificato ed in prevalenza calcareo, gessoso, argilloso, sabbioso, marnoso (marna=argilla calcarea) questo assicura un buon drenaggio, trattiene l’umidità in eccesso per restituirla alle radici in periodi di siccità svolgendo il ruolo di “serbatoio d’acqua) e conferisce, a livello gustativo, una straordinaria mineralità.

Il clima è un misto tra oceanico e continentale, con temperature costantemente basse in inverno, soleggiamento in estate, sbalzi termici contenuti tra stagione e stagione, apporto di acqua in quantità regolare e costante, variazioni termiche poco marcate, con una temperatura media annua di 11 °C.

I Vitigni

Pinot nero: costituisce il 38% dei vigneti, predilige terreni calcarei e freschi, è il vitigno predominante della Montagne de Reims e della Cote des Bar. E’ il vitigno che incide maggiormente nell’assemblaggio, manifestando corpo, potenza, aromi e personalità decisi.

Pinot Meunier: costituisce il 32% dei vigneti, è estremamente resistente alle gelate invernali grazie al suo germogliamento tardivo, il suo terreno ideale è quello prevalentemente argilloso come quello della Vallée de la Marne. Produce vini morbidi e fruttati che conferiscono rotondità all’assemblaggio.

Chardonnay: costituisce il 30% dei vigneti ed il suo terreno prediletto è quello della Cote des Blancs.

I vini prodotti da queste uve si caratterizzano pe gli aromi delicati, floreali e agrumati con sentori minerali. Risulta essere il vitigno ideale per l’invecchiamento perché ha una lenta evoluzione.

Vendemmia

Per fissare date e condizioni della vendemmia, sin dal 1956 avviene un rilevamento della maturazione delle uve. Questa organizzazione prevede un controllo attento su circa 450 particelle campione distribuite in tutta l’aerea di produzione a cadenza bisettimanale, partendo dal periodo in cui gli acini iniziano a colorirsi. Vengono rilevati e monitorati l’andamento del ciclo biologico partendo appunto dall’invaiatura, analizzando successivamente il peso medio dei grappoli, il contenuto zuccherino stimato, l’acidità totale e l’eventuale presenza di botrite (malattia della vite causata da un fungo parassita che porta gli acini a marcire).
La raccolta di questi dati consente ogni anno di fissare con precisione la data di inizio della vendemmia per ciascuno dei comuni viticoli e per ciascun vitigno, in base al grado di maturazione delle rispettive uve.
Per produrre lo Champagne si utilizza un sistema di “riserve” gestito e controllato dal consorzio che permette di accantonare, nelle annate molto favorevoli e con buona qualità, una parte della produzione per poterne disporre in seguito, nell’eventualità di una vendemmia poco abbondante a causa delle condizioni climatiche (grandine, forti gelate) o con qualità più scarsa. Con questo sistema si garantisce una “standardizzazione” e quindi una conseguente costanza nella qualità.
La vendemmia deve essere svolta rigorosamente a mano e dura circa 3 settimane; le uve vengono versate in appositi cassoni forati sul fondo e ai lati per favorire l’aerazione dei grappoli e trasportati in tempi brevissimi nei 1900 centri di pressatura distribuiti in tutto il territorio viticolo.

La pressatura in cantina

La pressatura deve avvenire subito dopo la raccolta, verranno lavorati solo i grappoli completamente integri, la spremitura dovrà essere dolce e graduale, la resa in mosto deve essere bassa.
Per quanto riguarda la produzione di Champagne rosè, viene effettuata eccezionalmente una macerazione delle bucce da 24 a 72 ore. Solitamente invece le bucce vengono subito eliminate dopo la fermentazione per far sì che il mosto non prenda colore.

Presa di spuma dopo l’aggiunta del liqueur de tirage…

Trasferimento in Pupitres

Aggiunta del liqueur d’expédition: la classificazione dello Champagne in base al residuo zuccherino…

L’Habillage (confezionamento)…

di Nicolas Cioni

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